Roberto Merelli presente per le dediche

 

 

 

 

Roberto Merelli è nato a Venezia nel 1936 - "neo figurativo".


Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in città italiane ed estere. Tra i numerosi premi e riconoscimenti, l'invito nel 1968 alla XXXIV Biennale di Venezia, per la serie "Arti figurative". Ha frequentato la scuola libera del Nudo all'Accademia di Venezia.

C'è in Roberto Merelli lo stesso polso febbrile e frenetico di taluni artisti "gestuali" del '700 come Magnasco e Francesco Guardi. La mano scorre rapida, il pennello la segue dolcemente. Ne esce una pittura - scrittura che è tutto un susseguirsi di guizzi, di lampi, di svincolature.

Merelli è veneziano: dipinge vedute veneziane.

Per lui la città è fatta di luce - colore: i segni che traccia sono i vettori di questo binomio. Rimane il senso di un ambiente che è tutto mobilità, tutto spazialità, tutto riflessi.
Poi come tematica alternativa, i cavalli: anche qui il moto, sempre il moto.
L'artista coglie i suoi cavalli nella tensione dello slancio, secondo cadenze ritmiche che sono insite nell'essenza stessa dell'animale. Fremono le narici; la criniera si agita al vento; svettano le zampe al galoppo.
Una pittura simile, occorre ben dirlo, ha dei rischi. Si affida cioè all'impronta, come certa musica settecentesca. È l'improvvisazione che guida la mente ed il polso dell'artista. Possono uscirne dei brani perfetti, ma anche delle opere precarie, incomplete, magari convulse. Chiaro che dovrà essere l'amatore a scegliere.

Il dono della grazia arriva quando meno uno se lo aspetta. Merelli sa come afferrarlo splendidamente. Certi quadri arrivano giusti alla maturazione: nulla vi si potrebbe aggiungere. L'aria vi gira liberamente, la luce ha balenii improvvisi, il colore si scioglie senza sforzo. La sensazione è quella di una grande libertà: la libertà di non seguire le mode, essere sempre freschi, sempre spontanei, sempre fedeli a se stessi.

Appunto un dono: che anche noi possiamo cogliere, tendendo la mano.

Paolo Rizzi

La documentazione relativa all'attività artistica di Roberto Merelli è conservata presso l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia.